Corfù a settembre dai sapori e colori mediterranei
Costretta a prendere le ferie lavorative dopo l’estate valutavamo un pò di posti che ci garantissero sole e mare: Corfù a settembre è stata la scelta finale.
Abitando in Puglia abbiamo scelto di prendere il traghetto portando con noi anche la macchina.
La traghettata non è stata delle migliori, i traghetti purtroppo non sono proprio il massimo del confort ma in ogni modo siamo arrivati all’alba della mattina del 3 settembre.
Corfù è piccola come isola ed è stato semplice raggiungere il nostro hotel, a dire il vero era un enorme complesso turistico in mezza pensione. Abbiamo scelto il villaggio perchè con le bambine piccole si aveva l’esigenza di unire un pò di comodità alla libertà della mezza pensione.
L’hotel in questione era il Messonghi beach resort al costo per una settimana di 700 euro complessivo, non un 4****, ma sicuramente per quello che offre il rapporto col prezzo è abbastanza buono.
Corfù è mare e villaggi, quindi per noi che il mare lo abbiamo già non è stato sicuramente un vedere che ci ha folgorato, ma sicuramente è un bel vedere!
Tra il mar Ionio e mar Adriatico vi sono correnti marine consistenti infatti è più freddo rispetto al nostro.
Insenature, cale e mare cristallino fanno da cornice, una meraviglia da vedere è la cosi detta isola dei topi Pontikonissi, dove c’è una chiesetta in mare collegata alla terraferma da una striscia di terra.
Si accede prendendo da Corfù città delle piccole e pittoresche barchette al prezzo di 2 € a testa (andata e ritorno).
L’altro sito da vedere è la bellissima villa Achilleion dove la principessa Sissi soggiornava, ingresso 7 euro.
Si trova presso il villaggio di Gastouri e offre una vista panoramica della città di Corfù, a nord, e sull’intera parte meridionale dell’isola.
Avendo la macchina, cosa che consiglio, un giorno lo abbiamo dedicato ad una passeggiata lungo la costa, Corfù essendo un’isola molto piccola la si può girare in poco tempo.
Da non perdere il Monastero ortodosso, vicino la spiaggia di Paleokastritsa, a ridosso di un promontorio.
Ci sono dei parcheggi a pochi metri e l’interno è caratterizzato da cortili, cisterne e giardini ben curati; la chiesetta, tipica architettura ortodossa è accessibile e visitabile
Visitato il monastero è stato di obbligo scendere in spiaggia.
Il nostro Hotel era in zona Missonghi, nella parte sud dell’isola, quindi da Paleokastritsa, per rientrare siamo passati da Kassiopi, un borgo nato come villaggio di pescatori, con una bella piazza centrale e un porto pittoresco.
Quello che ricorderò di Corfù è il verde (piante, fiori e alberi ovunque), un contrasto tra il verde e l’azzurro del mare, i prodotti a base di ulivo, un isola semplice, senza pretese, ma che riesce comunque a sorprenderti. Si sente molto lo spirito greco, pur essendo un pò distante e pur avendo avuto influenze storiche veneziane, bizantine, romane e anche francesi.
La consiglio sicuramente per il mare, per chi ha voglia di godere del sole e tuffarsi in un mare cristallino differente ogni giorno, perchè con scooter o noleggiando la macchina si può essere nello stesso posto, ma cambiare spiaggia ogni giorno!