New York costi per una vacanza di 10 giorni

New York costi vacanza 10 giorni

New York costi per una vacanza di 10 giorni: diario di un viaggio a New York  low cost.

Il costo del mio mio viaggio a New York è stato circa di 1000 euro per 10 giorni tutto compreso così suddivisi:

 

Dopo avervi elencato le spese vive dl viaggio, vi racconterò sotto forma di diario di viaggio tutto ciò che ha preceduto il giorno tanto atteso, il perchè delle scelte fatte e le considerazioni personali.

 

8/01/2017

Una domenica tranquilla, qui nevica e ho appena pubblicato un articolo su Marrakech. Guardo su fb e mi compare un vecchio post in cui taggavo la mia  amica con la quale ci siamo fatte la promessa di partire insieme….

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La mente viaggia…..va bè,  mi dico,  controlliamo per l’ ennesima volta  il prezzo del volo

ma  questa volta non dal solito  Skyscanner, voglio sfidare la sorte, cambio motore di ricerca e anche città di partenza, magari sono fortunata e lo trovo da Bari…

Mi collego al  primo motore di ricerca voli trovato  TRIPSTA, NON CREDO AI MIEI OCCHI

volo per New York con uno scalo di appena due ore a Monaco con Lufthansa a soli  460 euro….., chiamo mio marito, dal quale voglio  un certo consenso che tacito avviene…..

Telefono alla mia amica, sono le 23,30 di sera….Ne parliamo,  mi dice lei,  riflettiamoci stanotte….Ci aggiorniamo allora? Si, domani mattina, mi dice lei….

Io continuo la mia ricerca, vado sul sito direttamente  della compagnia United Airlines….Noooooooon ciiiiiiii creeeeeeeedoooooooo il volo a 409 euro! E’ lui me lo sento… però credo che sia meglio andare a dormire sono le 1 di mattina….

9/01/2017

Non ho dormito molto questa notte….Pensavo al volo, mille domande e mille calcoli. Potrei trovare un prezzo più basso mi chiedo, ma poi mi rispondo: si ma da Roma o Milano…e poi per arrivare?

Dobbiamo prendere un’altro volo, magari non lo troviamo coincidente e dobbiamo prendere un hotel….siamo 4…..il prezzo quindi aumenterà mentre a 409 euro devo solo arrivare a Bari…1 ora di strada…ed è fatta!

Maria Antonietta ti telefono, ho tutto chiaro ti dico, ma tu mi smonti….Devi  fare il tuo giro di telefonate….Dai altrimenti il prezzo aumenta, ti dico, dobbiamo comprare sette biglietti!!!!! Non posso aspettare molto!

Telefono all’altra mia amica Maddalena che invece mi dice: decidi tu, per me va bene.

Ok, arriva il  si di Maria Antonietta dopo 3 ore, ci siamo,  carta alle mani, la mia mitica postepay pronta ricaricata,  Maddalena verrà con sua figlia Rachele, quindi totale a/r per 7 biglietti 3019 euro….

Messaggio di errore: il sito americano United accetta solo carte di credito, ma non mi scoraggio e penso, ok non vado dal sito ufficiale, ma vado tramite agenzie di viaggio on line, cerco quella che mi offre lo stesso volo con commissioni inferiori….ed eccola qui vince VOLAGRATIS

ORE 12.30 DEL 9 GENNAIO 2017 PRENOTO IL MIO VOLO PER NEW YORK A 442 EURO

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5 Marzo 2017

Prenotato il volo Bari/ New York si  inizia la ricerca per l’appartamento o hotel.

Poche idee in mente, ma tutte ben chiare.

Non centralissimo per non spendere tanto, vicino ad una stazione metro, senza moquette e dotato di tre camere da letto con il minimo indispensabile di comodità se appartamento, o colazione inclusa se hotel.

Prezzo max per tutti intorno ai 2500 euro questo è il mio filtro di ricerca….

Guardo su booking da quando ho bloccato il volo almeno due volte la settimana,  ne vedo alcuni con prenotazione senza penali, alla fine mi ritrovo con 10 tra hotel ed appartamenti bloccati….

Li tengo per ora,  in attesa di trovare quello  più convincente.

28/07/2017

Mi sa che ci siamo, credo di aver trovato l’hotel che fa al nostro caso: BEST WESTERN PLAZA,

Recensioni ottime, a 10 minuti di metro dal Rockfeller center, fermata metro a 100 mt, colazione inclusa per un totale di 2777 euro per 10 giorni due quadruple.

L’ho trovato su Agoda a questo prezzo, confrontandolo su booking costava qualcosa in più.

1/10/2017

Pensiamo al transfer…passo passo tutto prende forma!

Il nostro volo atterra a Newark e l’hotel si trova a long Island

Fuori dalle tratte con le navette condivise e a costi maggiori anche per il taxi che al contrario dal JFK  non hanno tariffe standard, dobbiamo farci due: se dovessimo decidere con il taxi abbiamo  bisogno di  2 vetture,  quindi non meno di 180 dollari.

Airtrain e metro sono la soluzione più economica, ma di contro c’è che arriviamo di sera con valige annesse.

Decidiamo per la navetta condivisa goairlink:

transfer da Newark ad un hotel qualsiasi a Manhattan purchè sia vicino in linea d’aria al nostro e ad una fermata metro  per poi una volta lì decidere se prendere il taxi o la metro stessa, oppure,  facendo uscire il vero italiano che è in noi, dare una mancia, inferiore ovviamente al costo ipotetico del taxi, all’autista della navetta…..

15/10/2017

 QUALCHE TOUR FUORI NEW YORK

Vedo i tuor consigliati, le visite di un giorno sui vari articoli, parlano di Boston, Washinton, Philadelphia o le cascate del Niagara…

I prezzi migliori li trovo su EXPEDIA

Certo arrivare in America e non vedere una delle sette meraviglie del mondo è quasi un oltraggio! Mi riferisco alle cascate del Niagara ovviamente.

 I prezzi dei tour  sono abbastanza elevati, controllo anche il pezzo dei voli diretti New York/Buffalo, anch’essi alti.

Alla fine si accende la lampadina: noleggiamo la macchina, dormiamo una notte li e il giorno dopo ritorniamo.

Inizio con lo studio di fattibilità, una macchina 7 posti costa circa 220 euro per 2 gg, trovo un’ hotel vicino a 103 euro per 7 persone ( Aashram Hotel by Niagara River, leggo che i costi per il rifornimento e le autostrade non sono alti e decido che si può fare!

Paragono un pò di prezzi per il noleggio, alla fine vince a 180 euro il banner  noleggio all’interno di booking.

Scelgo di prendere la macchina dal jfk perchè è raggiungibile dalla linea metro vicino l’hotel ed è periferico, non voglio certo rimanere imbottigliata nel traffico di Manhattan!

16/10/2017

Scelta dell’assicurazione

Qui non voglio risparmiare, non si sa mai visti i costi dell’assistenza sanitaria in America, quindi premesse sono di avere assistenza sanitaria h24, spese mediche anticipate con dei limiti alti, molto alti!

La Europeassistence, mi offre una copertura fino a 500000 euro.

IL GIORNO DELLA PARTENZA: NEW YORK ARRIVIAMO!

8/11/2017

Sveglia ore 6.30, è arrivato il giorno tanto atteso: biglietti ed esta stampati, numeri utili scritti, compresi quello dell’assicurazione e dell’hotel.

Partiamo dall’aeroporto di Bari, ci vogliono circa 2 ore per arrivare, lasciamo le  macchine ad un parcheggio custodito al costo di 5 euro al giorno prenotato on line su MYPARKING.

Ci imbarchiamo su un volo Airdolomiti diretto per Monaco, qui scalo di circa 2 ore e poi prendiamo Lufthansa per New York.

Imbarchiamo solo tre valige totali per 7 persone, le riprenderemo in America!

Già dal primo volo ci offrono il pranzo, per poi proseguire sull’altro con stuzzichini, cena, bibite di ogni sorta.

Ognuno di noi ha un piccolo schermo su sedile davanti così da passare il tempo vedendo film o ascoltando musica. Volo perfetto, per non parlare dell’atterraggio! Ottima compagnia ragazzi!

Ore 19 locali  arriviamo a Newark, tra i bagagli e i controlli passa circa un’ora, non tanto al contrario di come mi avevano detto.

Scesi agli arrivi ci siamo rivolti ad un punto informazioni (sono distinguibili dagli operatori che hanno una giacca rossa).

Abbiamo fatto vedere la prenotazione Go airlink e li  hanno chiamati. Dopo mezz’ora circa è arrivato il nostro autista, appena in disparte abbiamo proposto la mancia per farci portare al nostro hotel accettandola!

FINALMENTE A NEW YORK

La visione dalla macchina inizia ad essere quella di un film: traffico, macchine grandi con la targa gialla e nome della città e lo skyline mozzafiato

i palazzi che tante volte abbiamo visto in tv erano lì a pochi passi da noi tra giochi di luci ed insegne a led.

Ragazzi sono le 22 e siamo a NEW YORK!!!!!

Eccoci qui, difronte il nostro hotel, in realtà diverso dalle foto pubblicizzate, ma niente male, saliamo in camera unica note dolente: la moquette!

Comunque letti comodi, riscaldamento, bagno grande con vasca da bagno e doccia. Ci mettiamo a dormire…

 

9/11/2017

Buongiorno America!

Ore 4 di mattina, tutti svegli, effetto jet leg! Ma aspettiamo qualche altra ora…

Scendiamo a far colazione: ciabelle di tutti i tipi, pan cake, yogurt, briosh, pane, succhi, latte, caffè, the, frittate, salsiccia e omelette!

Pronti per uscire: destinzazione Lady Liberty!

Andiamo alla stazione metro, vicinissima, la nostra linea è la f. Primo intoppo le macchinette per la metro card!

Sappiate questo: non possono essere fatte più di due tessere alla volta con un’unica carta di credito, tra le prime due ed eventuale altre carte ( questo problema è per le famiglie ovviamente!) devono trascorrere 20 minuti.

Non partite mai con una sola carta di credito o ricaricabile: io avevo la postepay evolution ( che molto spesso non veniva letta e quindi non riuscivo a pagare), la postepay standard con la quale non ho avuto problemi ed una carta di credito vera e propria, quest’ultima accettata ovunque!

Abbiamo fatto la sevenday’s a 31 dollari a testa, con la quale si ha accesso illimitato tra bus e metro.

Preferiamo  scendere ad un paio di fermate prima rispetto la nostra per visitare wall street.

Camminando ci fermiamo alla Trinity Church.

 

Ed eccoci qui nel quartiere finanziario, strade larghe, grattacieli altissimi, il Building Trump, la famosa statua col toro e la bambina.

Se dovessi descrivervi in una sola parola questa zona, direi ordinata.

Non saprei come definire la mia sensazione, ma vi era una tale precisione e pulizia dei palazzi tutti lì in fila ordinata, vetri splendenti, luci al neon all’interno.

Qualche albero verde che interrompeva il color acciaio. Ovviamente tanti negozi facoltosi con le guardie all’esterno: omoni di colore,  alti dalle spalle larghe,  vestiti  con giacca e pantalone nero su una camicia bianca che piantonavano i negozi.

In pochi minuti abbagliati da tutto questo siamo arrivati nella zona south ferry da dove partono i traghetti per la statua della libertà.

Noi avevamo comprato on line il citypass da solo tre attrazioni a 67.50 euro e vi spiego il perchè: non sono amante dei musei, quindi non avevo alcuna intenzione di perdere giornate intere a visitarli, mi bastava un semplice ingresso nelle giornate free di quelli più importanti.

Non sono per i tour organizzati perchè voglio essere libera di passare più tempo  dove voglio e di cambiare idea strada facendo, non sono per le visite nei locali notturni a bere qualcosa, lì è solo un tornaconto per chi vi accompagna, quindi sono più per la ricerca del locale al momento  e andarci da sola!

 Detto questo il mio citypass 3 lo utilizzerò per il traghetto alla statua della libertà con sosta sull’isola, e per i due osservatori quali  il Top of the rock e l’Empire State Building, risparmiando ovviamente sul biglietto singolo.

Lady liberty è veramente l’icona dell’America!

Li dall’alto della sua imponenza che padroneggia e accoglie chi arriva con la nave. Da lontano piccolissima nella sua figura per poi diventare sempre più grande man mano che ci si avvicina.

Dal traghetto hai due visioni: lo skyline di New york da una parte e vi ripeto, ogni volta che lo vedete non sapete se state guardando una cartolina o è proprio lui, e dall’altro la statua.

In quei minuti prima di scendere sull’isolotto, rivivi un pò quella sensazione che credo abbia invaso tutti gli immigrati quando arrivarono in America, difficile da spiegare, ma ho pensato agli italiani sbarcati e che poi hanno lavorato e vissuto a New York e alla fiducia che hanno riposto in questa terra che li ha accolti.

Foto di rito ovviamente con la statua e rientro al financial district!

Sono le tre ci fermiamo a bere qualcosa di caldo, vorremmo un caffè che troviamo e pure buono in un piccolo bar in zona. Cartina alle mani, decidiamo di continuare il nostro giro in zona, destinazione

WORLD TRADE CENTER

Camminiamo verso quello che ora purtroppo è un simbolo non felice per il mondo intero, durante la strada facciamo una breve sosta in un piccolo parco già addobbato a Natale con alberi pieni di luci: il Zuccotti Park.

 

Ed eccoci  a quello che erano le torri gemelle.

Non una parola, silenzio e tristezza in un contesto di vita.

Strano essere lì e vedere i  numerosi aerei che passano. Questo capitolo della storia lo abbiamo vissuto dai telegiornali, ed ogni volta che si rivedono quei video è l’assurdità assoluta.

Sono ancora le 18 di sera del primissimo giorno, riprendiamo la metro per arrivare non so dove…..In realtà siamo scesi nella  zona di tribeca: ecco qui una visione ben diversa: dai palazzi e dalle luci che fin ora abbiamo trovato a condomini di  due/tre piani massimo, con le famose scalette anti incendio fuori.

Ci siamo fermati qui per cenare, come prima sera abbiamo tenuto contenti i ragazzi, purtroppo al Mc Donald’s!!!

10/11/2017

Secondo giorno…

Ci alziamo con -3°….. Ieri si sudava!

Verso Bryan park 

 

Da lì ci siamo spostati verso la Pubblic library, siamo sulla 42°st, ma purtroppo era chiusa per lavori. Continuando a camminare in zona siamo arrivati alla Stazione Centrale, un complesso enorme dove confluiscono centinaia di treni. Il soffitto decorato, la grande scalinata in marno e le bandiera americana in evidenza!

Usciti di li, sempre vicinissimo si può vedere il Chrisler, edificio della nota marca automobilistica di macchine, si può entrare nella lobby, in realtà si può entrare in quasi tutti gli edifici, compresi gli hotel…

Sempre in zona un’altro edificio da non perdere il Daily News Building, nella cui lobby c’è il famoso mappamondo della serie di superman.

 

Nel pomeriggio andiamo al MOMA, ingresso gratuito dalle 16, nessuna fila, ma non pensate di poterlo visitare tutto! L’area con i quadri degli artisti più famosi non è visitabile nel giorno gratuito.

Ritorniamo verso il Bryan park e ci fermiamo a cena presso un ristorante della catena Barilla Accademy: ottimi prezzi, si mangia bene e solo piatti  italiani. Spesa pro capite circa 12 euro a testa.

11/11/2017

Stavolta prese tutte le precauzioni anti freddo e visto la bella giornata, decidiamo di andare in metro  a Coney Island.

Il periodo è il meno adatto essendo un luogo prevalentemente estivo, ma ci siamo goduti l’oceano e una spiaggia larghissima con i gabbiani che volavano liberi nel cielo azzurro.

Lì si respira l’estate anche d’inverno: zona coloratissima, murales ogni dove ed un grandissimo parco giochi.

Riprendiamo la metro con fermata a Brooklin, scendiamo e a pochi passi eccolo maestoso il ponte più famoso del mondo!

Lo percorriamo tutto a piedi, sono le 14 circa di una giornata soleggiata. Bellissimo!

Arrivati quindi dall’altra parte del ponte, ci troviamo vicino al municipio di New York, il City Hall,  all’interno dell’omonimo parco.

Caffè , cioccolata calda per riscaldarci e poi via verso Little Italy e China Town.

Non sono le zone che sicuramente ci immaginavamo: della little italy è rimasto ben poco, solo qualche negozio dal nome italiano, ma gestito da extra comunitari.

China town ormai la troviamo in ogni nostro paese, i soliti negozi visti e rivisti!

Sono le 17 circa, decidiamo di andare al Rockfeller Center e sfruttare il secondo pass per l’osservatorio.

LEGGI IL RACCONTO DETTAGLIATO DEI DUE OSSERVATORI

12/11/2017

Domenica, meta d’obbligo Harlem per seguire una messa Gospel.

Il pomeriggio lo dedichiamo esclusivamente ad una parte del Central Park e Time Square!

Che dire di questa piazza, nulla senza parole, senza essere in grado quasi di spiegare cosa si prova stando qui. Cornice solita i grattacieli  ricoperti da insegne enormi luminose: l’illuminazione è ciò che rende tutto ciò affascinante. I negozi a due/tre piani con muri a vetro, centinaia di  persone che facevano shopping: M&M, HARDROCKCAFE’ i negozi più gettonati dai turisti.

Anche il traffico ha il suo bel vedere tra i taxy gialli,le macchine imponenti quasi tutte di colore nero e la polizia a cavallo!

Nei pressi di time Square abbiamo cenato sia in un ristorante dal nome  Stromboli, dove cucinavano a buffet verdure, pollo, pasta e pizza e Schnippers ( http://www.schnippers.com/) dove si poteva gustare un ottimo pollo fritto.

13/11/2017

Questa mattina sveglia alle 6.30 perchè dobbiamo raggiungere in metro l’aeroporto JFK per prendere la macchina noleggio e dirigerci alle cascate del Niagara. Ci consegnano la macchina, un 7 posti con cambio automatico nuovissima dotata ovviamente di navigatore.

Partiamo destinazione  NIAGARA FALLS.

 

15/11/2017

Central Park…

Non basterebbero tre giorni per visitarlo tutto!

Un grande parco verde con panchine, piste ciclabili e calessi.  Sculture di poeti, Alice nel paese delle meraviglie, un’area dedicata a Jhon Lennon che qui fu trovato morto. Lungo il percorso tanti scoiattoli che ti attraversano la strada. Da vedere assolutamente la parte,  secondo me più bella,  che si trova in linea col Metropolitan Museum, e cioè quella che si affaccia sulla terrazza del THE LAKE, il lago più grande di tutto il parco.

Come vi ho detto qui c’è il Metropolitan Museum, non siamo entrati ripromettendoci di ritornarci l’ultimo giorno che portava pioggia…Ma non lo abbiamo più fatto! Comunque vi confermo che il costo dei 25 dollari richiesti non è obbligatorio, ma è ad offerta.

Strada facendo ho dovuto concedere qualche ora di shopping  alle mie figlie. La primogenita voleva comperare da New York il vestito per il 18° che è da qui a pochi giorni!.

Sono le 16.30 e decidiamo di andare alEmpire State Building.

 

16/11/2017

Questa mattina direzione HOBOKEN, Lincoln Center, Pubblic Library e Saint Patrick Cathedral.

Spinta dalla curiosità e dato la vicinanza, abbiamo deciso di andare ad assaggiare i dolci del boss delle torte! Con la metro raggiungiamo Port authority bus terminal per fare il biglietto a/r per Hobohen a 7 dollari. Siamo andati al gate dell’autobus e in circa 20 minuti siamo arrivati, fermata 95 Washington Street. Non molta fila, dolci  normalissimi , della famiglia Valastro nessun componente: non andateci, optate per una loro sede a Manhattam, tanto non cambia nulla!

Ritornando scendiamo dirigendoci in zona west side per vedere il famoso Lincoln Theatre,

Qui una grande fontana in centro della piazza e come sfondo il teatro. Siamo entrati nella hall, purtroppo c’è poco da visitare se non dei lampadari strepitosi! Di sottofondo però si sentivano le prove di una cantante lirica.

 

 

Risaliamo  sulla 42 st  e vediamo imponente la libreria pubblica finalmente riaperta al pubblico, la terza in ordine di grandezza d’America.

Vi sono custoditi pezzi di grande valore, ma secondo me il valore maggiore che possiede è proprio il fatto che sia  pubblica! Migliaia di libri e computer messi a disposizione per tutti in una struttura enorme e piena di valore con affreschi e quadri che rendono giustizia alla sua importanza. Anche qui prima di entrare vengono fatti controlli alle borse.

Essendo in zona centrale  durante il percorso  per vedere Saint Patrick Cathedral è impossibile non ammirare le vetrine dei negozi, entrare e sbirciare e sempre lungo la strada le classiche bancarelle di souvenir: calamite, targhe, quadri….

Ed eccoci qui, zona Rockfeller center, ad ammirare la cattedrale in stile neogotico, certamente  ben diverso da tutti i grattacieli in vetro che la circondano e che le riflettono il sole donandole un colore particolare.

 

Al suo interno le navate vengono illuminate dalle vetrate colorate, un grande organo a canne e delle cappelle la arricchiscono già nel suo stesso esserlo.

Al tramonto New York dà il meglio di se: i palazzi che di giorno sono solo dei normalissimi grattacieli in vetro ed acciaio, diventano dei monumenti dalle finestre illuminate e il sole rosso dona all’acciaio un colore oro. Perchè se ti chiedono cosa è New York, la prima risposta è: grattacieli….Ma non sono solo grattacieli perchè lì in quel contesco hanno il fascino di  una cappela sistina!

Ci troviamo in centro e non può mancare la visita al grande magazzino MACY’S, tra l’altro a breve c’è l’inaugurazione con tanto di fuochi d’artificio delle vetrine natalizie. Un primo e secondo piano pieno di negozi di ogni sorta, dal capo ultra firmato al capo normalissimo dal prezzo contenuto!

17/11/2017

Ultimo giorno…

Ci siamo alzati con la voglia di non perdere un minuto prezioso di questa nostra ultima giornata nella grande mela.

Intanto per andare a Manhattan schegliamo di prendere in tram funuvia a Roonsvelt, compreso nella metro card è un’ottimo modo per vedere dall’alto il paesaggio. Una traversata di pochi minuti, ma ne vale la pena!

Ci sentiamo di casa, abbiamo preso padronanza con le fermate della metro ( se dobbiamo salire verso inwood, dobbiamo prendere l’indicazione updown, o al contrario se scendere verso sud,  l’indicazione  downtown) ormai sappiamo distinguere la differenza tra avenue ( sono le strade verticali) e street (sono le vie orizzontali rispetto all’avenue)  entrambe numerate a crescere.

Il centro quindi va dall’intersezione tra Broadway e la Seventh Avenue e si estende dalla West 42nd Street alla West 47th Street.

Questa indicazione può sembra difficile, ma dopo aver capito il meccanismo, vi ritroverete dicendo,  come è successo a noi per vedere il Flytron: dobbiamo scendere giù verso la 23° non avendo nessuna mappa in mano e sapendo esattamente la strada da prendere!

Ecco vi ho introdotto il Flytron, vicino a Madison square.

Un palazzo a ferro da stiro, appunto come il nome che li hanno attribuito, stretto su di un lato per poi allargarsi dal lato opposto. La domanda che ci è sorta spontanea: come fa a mantenere quando c’è un forte vento? Scusate la stupidità, ma è quasi naturale chiederselo! Per la risposta vi rimando a wikypedia, dove vengono spiegate tutte le leggi della fisica e della costruzione!

Oggi ci dirigiamo ai mercati più famosi, il Chelsea Market e lo Union Square Market.

Il primo in zona Chelsea è un grande edificio, pare ricavato dall’ex fabbrica dei biscotti Oreo. Qui è un’insieme di piccoli negozi prevalentemente di cibo e di ristorazione di tutti i generi ed etnie: dal cinese, giapponese, italiano, thai e ovviamente americano, infatti ci siamo concesso un hot dog. Si trovano anche dei piccoli negozi di souvenir.

Di li siamo andati all’altro mercato sulla  Union Square, al contrario del primo che è al chiuso e sempre aperto, questo si trova all’aperto sull’omonima piazza e viene svolto a giorni alterni: martedi, giovedi e sabato. E’ quasi esclusivamente riservato a prodotti alimentari provenienti direttamente dagli agricoltori locali. Frutta, verdura, carni, prodotti da forno e dolci tutti rigorosamente bio. Qui abbiamo esagerato prendendo  una cioccolata calda con marshmallow e un goloso panino con formaggio fuso! Essendo già per loro periodo natalizio, era allestito il mercatino con oggettistica di ogni genere.

Sono le 18, ci manca ancora qualche regalino e poi pare abbiano posizionato l’albero di Natale al Bryan park, quindi direzione Bryant.

La prima volta che lo abbiamo visitato era giorno, quindi l’effetto questa sera è molto diverso: le illuminazioni, tutte le casette del mercatino addobbate per il Natale, la musica di sottofondo, sarà che è la nostra ultima sera, ha tutto un’altro effetto. Perdiamo tempo, giriamo, guardiamo e riguardiamo tutto: alziamo la testa lì sua maestà Empire illuminato di rosa, guardiamo il Chrysler in fondo la strada…

Il nostra viaggio new york low cost 10 giorni è alla sua ultima cena al Barilla Accademy (Barilla Restaurants – Bryant Park, 1065 6th Ave, New York, NY 10018, Stati Uniti) , si riprende la metro per rientrare in hotel con tanto dispiacere. La prima volta che non ho voglia di ritornare a casa e la prima volta che ho voglio già di ritornare nello stesso posto in un altro viaggio!

 

 

 


METRO

 

 

Annalisa

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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5 risposte

  1. Patrizia ha detto:

    Sono abituata a viaggiare veramente low cost, dormendo in ostelli o in tenda, utilizzando mezzi comunitari e cose di questo tipo. Devo dire che il tuo tour a NY è stato davvero conveniente. Contando che avevo speso più io per una camera airbnb che voi in un hotel, hai fatto davvero un gran lavoro!

  2. Marina ha detto:

    Sono appena rientrata da New York e, con qualche accortezza, si può visitare a costi non eccessivi. Conveniente è la Metro Card, per mangiare ce n’è per tutti i gusti a tutti i prezzi e molti musei hanno una mezza giornata a settimana in cui l’entrata è gratuita.

  3. Sono tornata per l’ennesima volta a New York nel 2019 e devo dire che da quel viaggio sembrano passati secoli talmente le cose sono cambiate. E non sai la voglia di tornare! Ora leggendo il tuo reportage partirei subito, se fosse possibile. Avete visto tantissime cose: complimenti per l’organizzazione!

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