Visitare Palermo in due giorni cosa vedere
Visitare Palermo in due giorni e cosa vedere
Contenuti
- 1 Visitare Palermo in due giorni e cosa vedere
- 1.1 L’ospitalità è un sensazione che non dovrebbe mancare ad ogni turista, riempie il cuore e ti fa sentire a casa.
- 1.2 E’ ora di cena, abbiamo le idee chiare: vogliamo assaporare la vera Palermo fatta di gente comune, piazze e mercati, quindi ci dirigiamo a Vucciria.
- 1.3 Visitare Palermo in due giorni cosa vedere: 2° giorno
- 2 Ci spostiamo verso Monreale
Questa è stata la mia seconda volta a Palermo, la prima circa 15 anni fa e questa seconda come compimento di una visita mai realmente conclusa.
Abbiamo avuto due giorni pieni nel primo week end di agosto, senza pensare al caldo torrido, ma ascoltando semplicemete il cuore.
Arriviamo alle 7.30 di mattina, il cielo è di un azzurro accecante, dalla fermata dell’autobus con lo zaino in spalle, ci incamminiamo verso il centro.
Le strade strette sono di pietra lavica lucidissime e consumate quasi a scivolare, i palazzi si alternano tra vecchi e decadenti a nuovi dai balconi fioriti, biancheria stesa e garage diventati bar.
Questa imperfezione per me è perfezione: l’immagine della Palermo vera , della città che si evolve pur rimanendo radicata alla Sicilia vecchio stampo.
Ci fermiamo in un bar a fare colazione, abbiamo voglia di brioche col gelato, cannoli e un ottimo caffè.
Abbiamo messo in conto anche di tornare con qualche chilo in più, qui è severamente vietato fare la dieta.
Dopo che le nostre papille gustative hanno ringraziato tanta bontà, riprendiamo a camminare.
Vediamo i carretti siciliani e decidiamo di fare un giro col calesse. Il giro panoramico dura circa un’ora al costo di 8 euro ciascuno, ( contrattate sempre).
Passiamo da Porta Nuova, Teatro Massimo, il tribunale ( dopo le stragi aimè, è diventato anch’esso un luogo da visitare), la cattedrale.
Nei pressi della cattedrale chiediamo di sostare qualche minuto per lasciare i bagagli e cambiarci dato che il nostro appartamento si trova in zona.
L’ospitalità è un sensazione che non dovrebbe mancare ad ogni turista, riempie il cuore e ti fa sentire a casa.
Apro e chiudo una parentesi: che si chiami Sebastiano il cocchiere, Peppe il barista, Salvo il ragazzo del mercato, Luca il ragazzo delle pulizie, Salvatore l’host dell’appartamento, l’autista dell’autobus ed ogni persona con cui abbiamo avuto modo di parlare, devo soffermarmi elogiando la gentilezza, cordialità di ognuno.
Cambiate in pochissimi minuti in tenuta da mare, Sebastiano ci accompagna alla fermata degli autobus prendendo il numero 806 direzione Mondello; durata del percorso 20 minuti circa.
La spiaggia di Mondello è quasi tutta attrezzata. Color oro, mare turchese ed il tutto incorniciato da monti colorati dal marrone della terra e dal verde degli alberi.
Qui potete mangiare le panelle, altra specialità siciliana, da comprare nei numerosi chioschi sul lungomare al costo di 3 euro.
Da Mondello quale autobus bisogna prendere per tornare in centro?
Per ritornare in centro prendiamo l’autobus 606 che ci lascerà vicinissimi al nostro appartamento situato alle spalle della cattedrale, disposto su due livelli con un totale di 4 camere da letto, una cucina e due bagni, al costo di 114 euro totale!
Siamo felici e vogliamo goderci questa città dove fa buio tardi, dove il sole colora ogni cosa rendendola brillante.
La cattedrale sembra quasi color oro, imponente e bellissima, da lasciarci gli occhi. Vari stili le hanno dato questo risultato finale: dall’arabo, al bizantino e gotico.
La sua bellezza esterna viene attenuata dalla semplicità dell’ interno che non rispecchia la ricchezza immaginata.
Da qui si prosegue verso piazza Pretoria con la fontana in marmo del ‘500.
Risaliamo verso la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio del 12 secolo, patrimonio dell’Unesco, detta anche Martorana. Al suo interno mosaici in stile bizantino, fonde i tre stili architettonici dell’epoca: arabo, occidentale, bizantino.
Ritorniamo in dietro per ritrovarci all’incrocio più famosa di Palermo ” i quattro canti”.
Quattro canti è il nome della piazza dove si incrociano via Maqueda e via Vittorio Emanuele. Il nome sta a significare quattro angoli e rappresentano le stagioni. Ogni palazzo barocco è decorato con una statua.
E’ tutto vicino, riusciamo veramente in poco tempo e senza nemmeno accorgercene a depennare le principali attrazioni dalla nostra lista di cose da vedere.
E’ ora di cena, abbiamo le idee chiare: vogliamo assaporare la vera Palermo fatta di gente comune, piazze e mercati, quindi ci dirigiamo a Vucciria.
Vucciria è il nome dato dalla gente del posto indicando il vociare, quasi assordante dei mercanti che in questa piazza di giorno vendono prodotti freschi e di sera diventa uno street food dove poter mangiare in maniera spartana carne o pesce cotti al momento.
Un odore travolgente, nuvole di fumo, musica: ordini, ti siedi al tavolo ed attendi che urlino il tuo nome quando è pronto.
Frattaglie di carne, polipo, gamberi, boccali di birra alla spina, ma anche frutta di stagione tagliata e servita in bicchieri di plastica e per completare cannoli da riempire al momento.
Questa è Vucciria, ti siedi e mentre mangi parli con la gente seduta affianco. Una magia che solo al sud si riesce a realizzare.
Ora direzione Teatro Massimo, abbiamo letto che di sera si esibiscono artisti di strada.
Il teatro è di fine ‘800, stile liberty, il più grande teatro lirico d’Italia in Piazza Verdi. L’ingresso è di 20 euro.
La piazza in effetti è piena di gente ed artisti di strada, c’è vita, c’è l’estate nell’aria!
Visitare Palermo in due giorni cosa vedere: 2° giorno
Ci alziamo con calma, ma con l’intento di fare 1000 cose.
Prima fra tutte il Palazzo Reale con ingresso alla cappella Palatina.
E’ la più antica dimora reale d’Europa che un tempo ospitava i sovrani di Sicilia. Ai suoi interni oltre alla cappella Palatina troviamo la torre Pisana, la sala di Re Ruggiero e la Sala d’Ercole.
Siamo fortunati in quanto essendo la prima domenica del mese abbiamo l’ingresso gratuito.
Attraversando Porta Nuova in una passeggiata di circa 20 minuti arriviamo alle catacombe dei cappuccini.
Un luogo non necessario da vedere in realtà, ma bisogna farlo! Sconsigliato ai bambini.
Si paga l’ingresso di 3 euro e si passeggia in quello che un tempo era il cimitero dei ricchi. Le famiglie nobili pagavano per non essere sepolti in una fossa comune. I morti venivano essiccati e non mummificati.
Ci spostiamo verso Monreale
Usciti da questo luogo tetro decidiamo di noleggiare un van 8 posti che ci possa accompagnare a Monreale.
Per prenotare ci è stato di grande aiuto il cassiere delle catacombe che ha telefonato e contrattato il prezzo. Con 8 euro a testa il taxista ci ha accompagnato a Monreale per poi venirci a prendere.
La città Monreale è a 5 km daPalermo. Dichiarata patrimonio dell’ Unesco è famosa per il duomo dedicato a Santa Maria Nuova.
Famosissimi i mosaici interni bizantini che rappresentano scene del Vangelo.
Costeggiando la cattedrale troverete un cancello sempre aperto, da qui un piccolo corridoio vi accompagnerà in un giardino con alberi secolari e un balcone ( belvedere) dal quale potrete ammirare la vicina Palermo.
E’ ora di pranzo, ci fermiamo in un localino proprio sulla piazza, mangiamo l’arancina e ci offrono dell’anguria fresca.
Il nostro soggiorno è terminato, tra poche ore ripartiamo. Rimane tanto da vedere, Palermo è veramente ricchissima di palazzi e chiese, ma sono contenta di tutto quello che abbiamo fatto , senza farci mancare nulla.
In realtà manca ancora una cosa: la granita. Su via Maqueda ci fermiamo a ” SPREMIAMO”, gustiamo un’ottima granita di vera frutta di stagione senza l’aggiunta di altro. Un cannolo offerto dalla casa e ora è veramente tutto finito.
Riprendiamo gli zaini, ringraziamo ancora Salvatore per la cortesia nel custodirli oltre l’orario del checkout e ci incamminiamo verso il capolinea.
Costo viaggio: a/r 38 euro
Pernotto in appartamento: 14 euro a testa.
km fatti: 7 circa al giorno.
Spese varie: 50 euro