Ventiquattro ore a Los Angeles

Ventiquattro ore a Los Angeles non sono bastate per visitarla tutta, ma il tour prevede solo un giorno di sosta in città per poi proseguire verso il Grand Canyon.

Dopo un’abbondante colazione ci siamo diretti alla fermata dell’autobus, il numero 106 dalla nostra posizione ci ha lasciato a Los Angeles/Temple. Qui abbiamo fatto il biglietto giornaliero dei mezzi e siamo risaliti sulla metro da Union Square verso walk of fame.

Non abbiamo voluto prendere la macchina per due motivi principali: costo dei parcheggi e alto indice di criminalità.

Dall’autobus ho avuto l’impressione di essere spettatrice di un film, ma quante volto abbiamo visto questi posti nei film o nelle serie americane?

Tra sogno e realtà, adrenalina, felicità e non so più quali e quanti aggettivi usare guardandomi intorno è stato come sognare ad occhi aperti.

“Settantadue sobborghi in cerca di una città.”

DOROTHY PARKER

Los Angeles non è una città! Non ha un centro, ma quartieri indipendenti e diversi tra loro. Non aspettatevi una piazza, l’unica cosa che accomuna tutto sono le palme altissime, l’ornamento di tutte le strade!

Walk of fame 

Los Angeles è Hollywood, cinema, premi Oscar e tutto gira intorno lo percepisci nel’aria oltre al fatto che sono bravi a promuoverlo!
La walk of fame è la strada delle celebrità, una piastrella grigia con al’interno una stella a 5 punte in ottone incastonata lungo il viale.

Ogni stella è dedicata a chiunque abbia contribuito direttamente o indirettamente all’industria dello spettacolo e non solo. Oltre al nome è riportato uno stemma che indica la categoria per la quale ha ricevuto la stella.

Tantissime persone che offrono giri turistici, fate attenzione e non fidatevi in quanto sono esposti ovunque manifesti oltre alla presenza di personale addetto, che allertano di stare lontani da chiunque propone tour senza autorizzazione in quanto purtroppo ci sono sequestri finalizzati all’espianto di organi.

TCL Chinese Theatre 

Lungo la Walk of fame si trova il TCL Chinese Theatre. Caratteristica di questo teatro sono dei blocchi di cemento posti sul piazzale esterno dove sono incise le firme di tantissimi attori dal 1920 ad oggi.

Griffith Park/Hollywood Sign

Tutto ruota intorno ad Hollywood e poteva mai mancare la scritta sulla collina? Simbolo indiscusso della città di Los Angeles, la Hollywood Sign può essere fotografata raggiungendo con un autobus di linea gratuito l’osservatorio Griffith. Basta impostare google maps dalla propria posizione a Griffith.

L’autobus vi porterà sulla collina dell’osservatorio dove si riesce a vedere la famosa insegna. Ci sono dei binocoli lungo la balconata per mettere a fuoco!

Universal Studios

Se avete tanto tempo a disposizione dedicare un giorno agli studios sarebbe l’ideale, altrimenti fate come noi: un giro gratuito sul trenino interno, qualche foto, un gelato e poi verso altre destinazioni!

Santa Monica Pier

Ad un’ora di distanza circa di metro abbiamo raggiunto la costa. Il molo di Santa Monica è l’icona del divertimento, le onde dell’oceano, dei tramonti più popolari e non meno nota il punto dove termina la famosa Rue 66.

Un insieme di vibrazioni che ti accelerano i battiti!

Suoni ritmici che rimbombano gradevolmente nelle orecchie mentre il vociare della gente è sempre più fitto. Santa Monica è questo, un miscuglio di tante cose che poco si accomunano ma che insieme la rendono magica.

Salutiamo il molo di Santa Monica che è buio e siamo a circa due ore dal nostro hotel. Ho letto talmente tante cose che abbiamo paura a incamminarci in piena notte, decidiamo quindi di rientrare sapendo di aver lasciato anche qui un pezzo di cuore!

Dove abbiamo soggiornato a Los Angeles

Vorrei porre un’attenzione particolare a questo hotel! Nonostante non fosse centrale ha superato di gran lunga le mie aspettative dato il prezzo pagato. il costo è stato di 45 euro a notte per persona, con colazione inclusa abbondantissima e possibilità di riempire dei cestini per l’asporto. Stanze bellissime, dotate di cucina attrezzata, parcheggio custodito gratuito.

Svegliarsi così poi…

Home2 Suites by Hilton Los Angeles Montebello

Annalisa

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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