#iorestoacasa, pandemia mondiale 11 marzo 2020

#iorestoacasa

Ho messo un pò per trovare un titolo a questo post,  di cosa voglio parlare forse nemmeno io so perchè in realtà vorrei scrivere di viaggi, di prenotazioni e voli imminenti, ma purtroppo quello che posso oggi scrivervi è #iorestoacasa .

Il presidente del consiglio Conte alle ore 21.40 dell’ 11 marzo 2020 ha detto che in sostanza la situazione è grave, il coronavirus sta contagiando percentuali altissime di persone e l’OMS ( organizzazione mondiale della sanità) ha dichiarato lo stato di pandemia.

Significato di pandemia?

Una parola bruttissima che viene usata correttamente in casi rarissimi e il cui significato è questo: epidemia con tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti, ed io aggiungerei incontrollabile.

Nessuno di noi avrebbe immaginato tutto questo, noi abituati a sentirci forti e pronti ad affrontare qualsiasi cosa, sempre col telefono in mano a programmare la vita fino al secondo, cercando di conciliare ogni cosa: lavoro, famiglia, divertimento.

Uscire da casa per andare al lavoro, al bar per un caffè, abbracciare quella persona che era da tempo che non la si vedeva per ora non si può più fare, come prenotare un volo anche 7/8 mesi prima diventato normalità…

La pandemia è iniziata così

Un giorno al telegiornale sentiamo che nella lontana Cina c’è un virus che sta contagiando tutti, gente che muore, attività chiuse e ordine di rimanere chiusi in casa senza nessun contatto con l’ambiente esterno…

Ma noi pensiamo che sempre in Cina succede questo, perchè loro mangiano di tutto, non hanno i minimi criteri di igiene e poi sono talmente lontani che poco ci interessa e si continua a programmare, sentendoci anche migliori tanto da additare tutti i cinesi che sono in Italia…

Dopo due mesi poi le cose si capovolgono, in Italia arriva il Coronavirus e precisamente in Lombardia, ancora non si è capito come, o meglio essendo un virus è bastato uno sternuto che una persona venisse contagiata, poi due, poi 10, poi 100 , poi interi comuni e poi … poi… fino a che l’ 11 marzo 2020 l’intera Italia è colpita diventando la prima a livello mondiale….

Ci siamo visti annullati voli, eventi, scuole chiuse e ad oggi ci vediamo chiusi in casa senza possibilità di contatti se non per le primarie necessità, il motto ora è questo: #iorestoacasa

In realtà non vorremmo vederci tutti chiusi in casa, ma noi italiani al contrario dell’immaginario collettivo siamo disciplinati  e rispettosi delle regole.

Dottori ed infermieri lottano per noi, rischiando loro stessi la vita ogni giorno perchè devono far fronte ad uno stato di emergenza cercando di curare ognuno con quei mezzi che purtroppo non sono sufficienti per tutti.

Ora qui qualcuno penserà ai tagli fatti alla sanità trovandomi anche d’ accordo, ma è anche vero che i numeri sono talmente alti che nessuna nazione all’avanguardia saprebbe tamponare.

Aspettiamo i vaccini, speriamo nella scienza e nel frattempo #iorestoacasa.

 

 

 

 

Annalisa

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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