L’ altalena sullo Ionio: il posto dove liberare i propri pensieri

altalena sullo ionio

“L’altalena sullo Ionio” sembra essere  il titolo di un libro, è un posto invece nei pressi di Gallipoli tra Rivabella e Santa Maria al Bagno.

Il vero nome dell’ altalena sullo Ionio è “belvedere San Mauro” in onore  alla piccola chiesa di San Mauro poco distante,  testimonianza di un monastero basiliano  con affreschi databili alla prima metà del XIII secolo.

Narra la leggenda che San Mauro, trasferito dalla Libia a Roma per essere sottoposto al trattamento riservato ai cristiani (anno 284), vi morì martire.

Il suo corpo, trafugato dai compagni di fede, stava per essere riportato in patria.

I fuggiaschi, inseguiti da una nave romana, sbarcarono sulle rive dello Ionio e si rifugiarono sull’ “Altolido”, in una grotta. Raggiunti, furono uccisi, ma il corpo del Santo non potè essere bruciato.

Rimessisi in mare, i soldati naufragarono miseramente al largo di Gallipoli.

Fu allora che gli abitanti del luogo, in quell’ “antro”, innalzarono una Chiesa in onore del martire San Mauro, celebrandone annualmente la festa.

 

Come arrivare all’altalena sullo Ionio nel belvedere di San Mauro.

Basta mettere il navigatore su “belvedere San Mauro – Gallipoli” e con estrema facilità vi ritroverete ad imboccare dalla provinciale una strada sterrata di circa 2 km. Non c’è un parcheggio, quindi dovete lasciare la macchina tra gli uliveti ed i campi.

Si osserva la costa dalla sottostante montagna spaccata fino all’Isola di Sant’Andrea di Gallipoli, il belvedere sovrasta l’ abitato del Lido Conchiglie, macchia mediterranea, una specchia ( tipica costruzione salentina).

 

Ed è proprio qui che a far compagnia ad un albero solitario vi è l’altalena, testimone dei meravigliosi tramonti che ci regala questa magnifica terra.

Tramonti infuocati su un mare turchese. Un posto romantico, al di fuori delle mete turistiche, quasi anonimo, ma da rispettare in tutto. 

Seduti su quest’altalena e guardando il famoso golden hour in assoluto silenzio diventa un momento quasi surreale, al limite tra il romantico e il mistico, un contatto tra l’uomo e la natura, abbandonando i pensieri almeno per qualche minuto!

   

  

 

 

Annalisa

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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