Quando comprare i biglietti per il museo di Van Gogh

Quando comprare i biglietti per il museo di Van Gogh

Quando comprare i biglietti per il museo di Van Gogh?

Van Gogh era sicuramente una delle tante cose che potevamo vedere nella bella Amsterdam insieme ai canali, tulipani, biciclette e tanto altro e data la mia mania per l’organizzazione e per accaparrarmi il prezzo del biglietto scontato, decido di monitorare puntualmente il sito GetYourGuide.

Tempo e pazienza, finalmente una bella mattina trovo lo sconto del 20%, ingresso prioritario e audio guida inclusa. Compro i biglietti e li tengo fino a giorno in cui è previsto l’ingresso. Dimenticavo, il prezzo era rimborsabile fino a 24 ore prima, in caso quindi di mancata partenza od altro, non avrei perso nulla!

Qui ad Amsterdam c’è la più grande collezione delle sue opere raggruppate nel grande museo statale situato nell’isola dei musei.

Un po’ di storia…

PROGETTAZIONE

La struttura è suddivisa in due, la prima fu progettata dall’architetto olandese Gerrit Rietveld ed aperta nel 1973 mentre la seconda struttura fu progettata dal giapponese Kisho Kurokawa ed aperta al pubblico nel 1999.

Si trova nell’isola dei musei: Museum Square, Amsterdam South

 

CHI ERA VAN GOGH?

Nacque il 30 marzo 1853 a Groot Zundert inizia a studiare teologia e a frequentare una scuola di evangelizzazione ed iniziare a predicare in Belgio a stretto contatto con i minatori grazie ai quali trovò ispirazione: A 27 anni inizia a studiare pittura e trasferitosi a Parigi del fratello Theo iniziò a scoprire ed approfondire l’arte impressionista e le stampe giapponesi. Qui conosce altri artisti come Gauguin e Lautrec . A Gauguin si attribuisce l’episodio del taglio dell’orecchio a seguito di una lite.

I suoi dipinti avevano uno stile unico, le pennellate corte e definite partivano dal colore che spremeva direttamente sulla tela e delineava i contorni con colori più scuri.

IL MUSEO

I quadri che sono ospitati all’interno del Van Gogh Museum sono giunti qui dopo un lungo passamano tra varie persone: partendo dalla morte dell’artista, avvenuta nel 1890, gran parte dei quadri passarono nelle mani del fratello Theo, e al momento della morte di quest’ultimo, vennero ereditati dalla moglie Johanna che ne vendette una parte.

La collezione privata di Johanna fu ereditata dal figlio il quale avviò le pratiche per darla  in prestito Stedelijk Museum, e successivamente al museo di  Amsterdam.

  • 200 quadri realizzati da Vincent Van Gogh
  • 400 disegni, tra cui bozze e disegni preparatori per le opere che realizzerà successivamente
  • 700 lettere che Vincent spediva periodicamente a suo fratello Theo.

Il percorso che ci fa ammirare Van Gogh nelle sale del museo, dopo aver riposto le borse e passato i controlli di sicurezza, è consigliato farlo con un audio guida che illustra i quadri suddivisi in tematiche.

Salirete percorrendo tre piani, ognuno con dei dipinti classificati in base al periodo.

il primo piano ospita una serie di dipinti dell’Ottocento da cui Van Gogh trasse spunto, tra cui molte opere della scuola tradizionale dell’Ottocento di cui facevano parte Goustave Courbet, Anton Chantreuil e Boulanger;

il secondo piano è il più rappresentativo del genio dell’artista in quanto raccoglie una sua vasta collezione divisa in cinque periodi che illustrano il suo sviluppo psicologico e artistico in ordine cronologico attraverso i luoghi in cui operò (Olanda, Parigi, Arles, Saint- Rémy e Auvers-sur-Oise);

il terzo piano ospita una ricca biblioteca e le opere di amici e contemporanei di Van Gogh tra cui Toulouse-Lautrec, Gauguin, Monet e Pissarro.

 

Queste alcune delle opere che son riuscita a fotografare.

Si tratta della camera del pittore, al primo piano della sua casa di Arles.

 

 

Autoritratto con cappello di feltro grigio.

 

L’Autoritratto con l’orecchio bendato

 

Un tour virtuale potete farlo accedendo in Google Arts & Culture

Quando comprare i biglietti per il museo di Van Gogh? Semplicemente prima monitorando sempre e comunque i principali siti di vendita on line tickets!

Annalisa

Annalisa classe ‘77, salentina doc. Lavoro per un’azienda pubblica. Mamma e moglie sopra le righe.

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